Quello che ci manca: la pioggia. Riflessioni e poesia di Mario Traversi

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Varazze, 19.02.2023.                                  Home page

Quello che ci manca: la pioggia.
Riflessioni e poesia di Mario Traversi

Piangeva un contadino, inginocchiato sulla terra arsa del suo campo. Mi mostrava un grumo secco di quel tesoro senza più valore perché improduttivo a causa della siccità, mentre la moglie, con un bambino in braccio, dalla porta della vecchia casa, lo guardava con occhi senza più lacrime.

Non so cosa seminare, la pioggia non è più amica della terra, il mio campo agonizza in attesa di un miracolo che non arriva.

Non siamo nel “Furore” della depressione, raccontata da John Steinbeck e portato sullo schermo nel 1940 da John Ford, ma qui, a ridosso dell’Appennino, in uno dei tanti paesi del nostro entroterra, tutti uguali nelle loro speranze e nelle loro miserie, attaccati al cordone ombelicale di una terra che non è più amica e soffre in una lenta e implacabile agonia per mancanza di pioggia, di quell’acqua benedetta per le colture, qualche volta matrigna, ma sempre amata come una madre che ha il compito meraviglioso di crescere i propri figli, dandogli il “latte della vita“.

Piangeva quel contadino e le sue rughe sembravano fiumi rinsecchiti di mondi scomparsi.

Il panorama, tutto attorno, custodiva ancora sprazzi di bellezza forgiata da un lavoro duro e costante, ma quello che mancava… Era l’Acqua, la Vita.

Il tempo passa e va

Il tempo passa e va
e cancella nell’assuefazione
le cose che intanto con ci sono più.

Non grida di pause festose
al borbottio preannunciante il tuono
dopo il lampo giovesco del temporale
e la pioggia che spinge nei portoni
o sotto le tende incaute dei negozi;
fughe quasi di allegre ritrovate adolescenze
sotto l’aspersione ribattesimale
che assolveva dal peccato della pigrizia
e ridava energia grillesca al vecchio
che dimenticava per un attimo il bastone.

La Pioggia, l’acqua che guardavamo colare
con il naso schiacciato dietro ai vetri
diventati arabeschi fluttuanti
e ci zittiva in attesa di altri bagliori
e di altri tuoni ammonitori,
“botte del diavolo alla moglie
che non gli aveva preparato la polenta”.

Quello che ci manca è la pioggia
allontanata dall’indifferenza colpevole dell’uomo.

Ma soprattutto ci manca la sua poesia
che malinconicamente si è portata via.

Mario Traversi

Questo articolo è stato pubblicato il 19 Feb 2023 alle 23:12 ed è archiviato nelle categorie - Poesie, Ambiente, Attualità, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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