Varazze – I cantieri Baglietto e il comitato di quartiere
Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 12.02.2007.
PonentevarazzinoNews
I Cantieri Baglietto e il
comitato di quartiere
Abbiamo iniziato a interessarci dei cantieri navali varazzini con un post pubblicato sulle nostre pagine on line il 6 novembre 2006 dal titolo: Quale futuro per i Cantieri Baglietto di Varazze.
Eravamo stati stimolati ad agire da voci cittadine e da articoli sui media, tanto che scrivevamo “Non possiamo e tanto meno vogliamo pensare al futuroMore… di Varazze senza i cantieri Baglietto, che dopo anni di difficoltà oggi finalmente sono ritornati a vecchi fasti, dando lavoro diretto e indiretto a tanti operai e tecnici.”
La questione rivestiva per noi, allora come oggi, carattere di estrema urgenza, tanto da coinvolgere immediatamente e direttamente la direzione dei cantieri, nella persona del direttore rag. Ratto. Infatti, a due soli giorni di distanza, pubblicavamo un secondo post dal titolo: La produzione dei Cantieri Baglietto resterà a Varazze, e scrivevamo tra l’altro “Il direttore, rag. Edoardo Ratto, s’è detto sorpreso da queste voci, e ci ha assicurato che i cantieri resteranno a Varazze e la produzione, già programmata fino a tutto il 2010, sarà incrementata. A dimostrazione della sua tesi, ha elencato una serie di investimenti già fatti ed altri, decisi, che aspettano i necessari benestare per essere realizzati.”
Ormai il problema cantieri Baglietto era stato sollevato, i nostri lettori e concittadini ci contattavano, e continuano a farlo, per chiederci maggiori informazioni e darci consigli, invitandoci a meglio interpretare le notizie forniteci dall’azienda. Riportiamo alcuni dei consigli e indicazioni ricevuti:
* Come pensano di far convivere un Hotel a cinque stelle vicino a un sito produttivo, anche se di solo allestimento e finitura, su una darsena destinata ad attracco per un cantiere navale, con annessi e connessi?
* Perché su un sito produttivo il Comune autorizza la costruzione di alloggi ad uso residenziale, creando una probabile difficile convivenza?
* Come mai è ridotta la superficie adibita ad attività produttiva da parte di un’azienda in forte espansione, che acquisisce cantieri sia in Italia che in altri paesi del Mediterraneo?
* Se il cantiere necessita di meno spazio, perché non lascia libere le aree in eccesso, e il Comune le utilizza a sua discrezione secondo le necessità della città ?
* Come mai abbiamo concesso una darsena di rilevanti dimensioni ad un cantiere che vuole ridimensionarsi?
* Convinciamo i nuovi proprietari dei cantieri a potenziare la produzione di varazze, senza pensare ad alberghi e edilizia residenziale, non vogliamo perdere l’ultimo cantiere navale!
* Poche storie, i nostri Amministratori devono farsi rispettare, pretendendo che i nuovi proprietari dei Baglietto pensino a produrre imbarcazioni, senza fare speculazioni in campo turistico alberghiero, che già ci pensano altri!
* Siamo diventati tutti ab”¦ (caratteristico aggettivo identificativo ligure), “questi” credono di poter venire qua e fare il bello e il cattivo tempo a loro piacimento. Svegliamoci, altrimenti siamo belli e fritti (famoso detto ligure, che in dialetto rende bene l’idea)!
* I cantieri sono una risorsa, ma in quella posizione sono anche una “disgrazia” per una città a vocazione turistica. Occorre cercare di porvi rimedio con una trasformazione che tenga conto delle esigenze produttive e turistiche!
* Se veramente fate un albergo di lusso, affidatevi a gente competente per la realizzazione e la gestione, altrimenti sai che “tonfo”. Ma come vi è venuta l’idea di fare un albergo accanto ai capannoni dei cantieri navali. Me lo spiegate per cortesia, non riesco a comprenderlo, a meno che non ci siano altri progetti nel cassetto, pronti per il futuro. Ringrazio in anticipo chi vuole rispondermi, leggo sempre il sito del comitato, meritevole di sollevare reali e attuali problemi d’interesse generale, favorendone discussione e partecipazione.
Da queste segnalazioni si comprende come il dibattito sia stato (e continua a esserlo) sentito, vissuto, a volte duro, polemico e con spunti propositivi. Ci siamo pertanto convinti a chiedere un nuovo incontro con il direttore rag. Ratto, pubblicando il 2 dicembre un post dal titolo: Incontro con il direttore dei Cantieri Baglietto – Un’esortazione ai nostri Politici.
In questa occasione c’è stata confermata la volontà della proprietà a mantenere la produzione qui a Varazze, incrementandola con l’allestimento di un maggior numero di imbarcazioni e mantenendo costante la forza lavoro, nonostante lo spostamento della saldatura degli scafi in altri siti del Gruppo Camuzzi Nautica.
Chiarendoci anche che l’albergo è stato richiesto dai nostri Amministratori Comunali, mentre la palazzina prevista a levante degli uffici, deve essere vista come un indennizzo per gli investimenti fatti e che devono ancora essere completati, per rendere il cantiere esteticamente accettabile nel nuovo contesto urbanistico della zona.
Nell’occasione ci siamo rivolti ai nostri Amministratori invitandoli a non tenerci all’oscuro dei progetti per migliorare la vivibilità nella città , evitando “mugugni” e dicerie dettate dalla non conoscenza, senza contare possibili contributi che possono arricchire la discussione. Ed è in considerazione di quanto accaduto che, il direttivo di questo “anomalo”, quanto raro comitato senza tutor politici, ha deciso di rivedere il proprio comportamento: meno convinzioni, evitare di lasciarsi suggestionare dalle proprie certezze, maggiore pazienza, costanza, rispetto dei ruoli e determinazione nel perseguire gli obiettivi.
Con l’esperienza operativa e la buona volontà che ci anima confidiamo di poterci riuscire, continuando cosଠa dare voce ai cittadini e stimolare i nostri Amministratori e tutte le forze politiche a un costante e proficuo rapporto di collaborazione.
Sempre nell’intento di dare risposte ai nostri lettori e sostenitori, abbiamo chiesto alla direzione dei cantieri di accettare di tenere corsi di formazione professionale per mestieri inerenti all’attività nautica, coinvolgendo il vicesindaco avv. Alessandro Bozzano per quanto concerne la parte burocratica e organizzativa. Nel contempo è stata anche inserita una nuova società del Gruppo, la Camuzzi Engineering, ospitata al secondo piano della palazzina uffici, che già impiega sei ingegneri, tre architetti e 11 tecnici disegnatori. Il tutto meglio chiarito nel post – Corsi di formazione professionale da tenersi nella nostra città .
Siccome la discussione sui cantieri non accennava a placarsi (e purtroppo continua ancora oggi), il 30 gennaio 2007 ci siamo incontrati con l’amministratore delegato dr. Borghini, come da post – Incontro con l’Amministratore delegato dei Cantieri Baglietto di Varazze, che ci ha confermato la disponibilità di ordini fino a tutto il 2010 e la volontà di continuare la produzione a Varazze, in locali ristrutturati e dotati delle più moderne attrezzature, per realizzare imbarcazioni sempre più competitive nel mercato globale.
Sollecita, però, un’accelerazione dell’iter burocratico riguardante i permessi per la trasformazione e ristrutturazione del sito, come richiesto e concordato con il Comune, che comporta un investimento di 20 milioni (circa 40 miliardi delle vecchie lire).
Questo comitato condivide i timori e le preoccupazioni da più parti manifestate, ma ha anche recepito la volontà di tanti varazzini, che desiderano risolvere, con avveduta sollecitudine, la pratica della sistemazione dell’area in concessione ai cantieri navali.
Siamo d’accordo con chi vuole completare in tempi brevi il collegamento del porto alla città , dando una decorosa immagine turistica, facendo decollare le attività commerciali inserite nello scalo marittimo, e con chi è preoccupato per la produzione di yacths a Varazze.
Continueremo a sensibilizzare l’Amministrazione Comunale, l’Azienda, le forze politiche e sociali affinché si analizzi e chiarisca quanto necessario per sbloccare la situazione con il massimo consenso possibile, fiduciosi sul senso di responsabilità che saprà prevalere in ognuno di noi.
Firmato: Il Direttivo.
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