Onda anomala oppure onda lunga..! Riflettori sul referendum
Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni”
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Varazze, 04.08.2007.
PonentevarazzinoNews
Onda anomala oppure onda lunga..!
Riflettori sul referendum
Il comunicato stampa dei Consiglieri di minoranza, emesso in risposta al nostro post l’onda anomala travolge il referendum, e che abbiamo riportato e commentato sulle pagine online, è stata oggetto d’interesse non solo dei media presenti sulla rete telematica, ma di un considerevole numero di lettori e sostenitori di questo comitato. Dobbiamo pertanto nuovamente parlarne, per chiarire la posizione assunta e alcuni fattori tecnici e burocratici, per meglio fare comprendere tutta la questione, evitando di contribuire a complicare una situazione già abbastanza aggrovigliata.
Iniziamo, parlando dall’invito d’attivarci per la raccolta delle firme, rivoltoci dai Consiglieri promotori. Le firme possono essere “raccolte” solamente dai Consiglieri, oppure presso apposito Ufficio Comunale. L’appello deve essere inteso come una sollecitazione a partecipare alla campagna di sensibilizzazione dei cittadini; come, ad esempio, accompagnare l’addetto ed assisterlo nel lavoro manuale e di raccolta delle adesioni. Cosa che questo direttivo, sentiti i suoi sostenitori, lettori e un campione significativo di cittadini, ha deciso di non fare. Chi vuole raccogliere l’invito o solamente aderire alla raccolta delle firme, deve rivolgersi direttamente ai consiglieri (nominativi a piè di pagina del comunicato stampa, allegato al nostro post “L’onda anomala non sommergerà il referendum“).
La decisione presa, non ci contrappone assolutamente ai sostenitori del referendum. La nostra scelta operativa, per giungere ad una soluzione del problema della riqualificazione del ponente varazzino, che cosଠcome presentata non ci soddisfa, non prevedeva ieri e non prevede ancora oggi, di dare corso ad un rapporto conflittuale con la Giunta Comunale, che lo ha elaborato e lo difende con risoluta determinazione. Atteggiamento che in precedenti news, abbiamo definito di “arroccamento”, per evidenziare, secondo il nostro modesto parere, un’eccessiva blindatura dello studio presentato e approvato il 15 febbraio 2007.
Riponiamo molte speranze e tante aspettative sul fatto che le persone, delegate a decidere l’intervento nel ponente, sono esperte e navigati politici; non ci aspettiamo nessun “colpo”, né di testa, né di mano e tantomeno di spugna. Siamo invece convinti che sapranno giustamente valutare segnali e umori dei loro concittadini, e prendere la migliore e valutata decisione, nell’interesse di tutte le parti in causa, compreso noi cittadini attivateci per contribuire a sostenere scelte coraggiose, a volte anche sofferte, ma prese nell’interesse della città e dei suoi abitanti.
Siamo altresଠconvinti, per rispondere a chi ha richiesto espressamente notizie in merito, che il Signor Sindaco, saprà valutare la delicata questione della realizzazione del nuovo campo sportivo, cosଠcome promesso durante il Consiglio Comunale del 15 febbraio 2007. La decisione che avvallerà , sarà presa con la serietà e competenza che tutti gli riconosciamo, e sottoposta alla pubblica opinione con tranquilla consapevolezza. Se saranno dati al privato metri cubi in più dei trentamila già stabiliti, sarà perché non è stato possibile trovare alternative ammissibili e compatibili.
Concludiamo questa articolata risposta, che ci auguriamo chiarificatrice, asserendo che non pensiamo che il referendum possa risolvere la situazione creatasi a Varazze, non solo intorno allo specifico caso qui trattato, ma deve essere tenuto da conto e valutato, unitamente a tanti altri segnali, per decidersi ad avviare un cambio di posizioni, che a volte danno l’impressione di essere preconcette, ed avviare un corretto e sereno confronto tra politici, e tra questi e la cittadinanza attiva.
Se stiamo sbagliando, come ritengono i Consiglieri Comunali referendari, appena ne prenderemo coscienza, adotteremo nuove strategie e metodi di confronto, che decideremo insieme ai concittadini, che sostengono le nostre iniziative.
Firmato: Il direttivo.
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