Varazze – Gli abitanti di San Nazario temono – eccome – le colonizzazioni

Comitato spontaneo di quartiere “Ponente Varazzino e dintorni
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Varazze, 03.12.2007.

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Gli abitanti di San Nazario temono
– eccome – le colonizzazioni

Le poche righe apparse su un noto quotidiano locale, a proposito della necessaria riqualificazione urbana del ponente varazzino, uno dei primi siti industriali della zona, ora abbandonato e fatiscente, ha spinto molti varazzini e non solo abitanti del quartiere San Nazario, a chiederci di continuare il nostro impegno e a moltiplicare gli sforzi per ottenere che i nostri politici tutti, abbandonino le trincee poste a difesa delle loro posizioni e trovino finalmente un comune punto di partenza per poter iniziare un dialogo costruttivo. E quale migliore appiglio offerto dal supremo interesse per la città  ed i cittadini, può consentire il ripristino di un sereno confronto politico?

Noi del direttivo e gli abitanti di San Nazario, non siamo solo preoccupati della possibile colonizzazione dei topi, ci sono anche altre situazioni di disagio che, se non adeguatamente considerate potrebbero verificarsi: incidenza del traffico, impatto paesaggistico ed ambientale, integrazione delle nuove costruzioni con quelle esistenti, soluzione di alcuni vecchi problemi del quartiere, come le barriere architettoniche, l’accoglienza per chi arriva a Varazze (città  turistica e non paese degradato), la rivitalizzazione del centro storico che deve diventare naturale invito a raggiungere quello del centro, e con esso costituire un’unica attrattiva.

Siamo infine stanchi di chiacchiere e rinvii, abbiamo vissuto pessime esperienze con i tempi impiegati per altri importanti recuperi urbani già  fatti o in corso di realizzazione: il Cotonificio, il Porto Turistico, la Passeggiata Europa, il Campo Sportivo, la conservazione e protezione dell’arenile, la viabilità , la passeggiata del lungomare cittadino; quest’ultimo un fiore all’occhiello della Riviera di tanti, troppi anni addietro.

Non vorremmo preoccuparci, come veniamo tacitamente invitati a fare dalla postura di taluni politici insofferenti ai nostri indebiti “pistolotti”: “Siamo stati eletti sulla base di un programma e pertanto legittimati a realizzarlo“, affermano. Certamente; e chi dice il contrario? Però, su come questo viene realizzato e sui tempi necessari, qualcosa possiamo averla da dire anche noi cittadini ed elettori, che le conseguenze dell’operato degli Amministratori Comunali dovremo subire, in positivo oppure in negativo, per molti anni a venire, anzi, per qualcuno di noi per tutto il resto della propria vita.

Sul recupero del sito industriale dismesso se ne parla da oltre un ventennio; è giunta l’ora di decidere! I Signori Politici eletti ad Amministrare la città  devono dare corso al recupero urbano di quest’importante zona cittadina, a lungo dimenticata e trascurata, accettando il dialogo ed il confronto serio e sereno con l’opposizione in Consiglio Comunale, con le Forze Politiche tutte, con le Associazioni e con lo scrivente comitato spontaneo di cittadini propositivi.

Vogliamo rassicurare quanti hanno scritto per garantirci il loro sostegno, ed anche i molti che seguono il nostro lavoro visitando e leggendo le nostre pagine on-line, che ogni contestazione sull’operato di questo direttivo è rientrata.

Dopo i necessari chiarimenti sul modo di procedere che, s’è convenuto, sarà  sempre improntato ad una corretta ricerca di soluzioni alle varie problematiche e disagi del quartiere e della città , con spirito collaborativo e propositivo nei confronti degli Amministratori Comunali e di tutte le Forze Politiche che manifestano la volontà  di prendersi a cuore le nostre segnalazioni e richieste.

L’impegno di questo direttivo continuerà  ad essere fermo e determinato, come stabilito nella riunione “riappacificatrice“, ma sempre rispettoso nei confronti delle persone e dei ruoli Istituzionali che ricoprono. Porteremo avanti l’impegno, assunto nei confronti di quanti ci sostengono, sul recupero del retroporto, che vogliamo venga realizzato al più presto, ma non ad ogni costo. Sono state presentate delle osservazioni e fatte delle richieste, che ci aspettiamo siano analizzate con tutta l’attenzione che meritano, e prese decisioni giuste e ponderate.

Riportiamo la breve nota apparsa su: “Il Secolo XIX“, che ha trascurato di evidenziare una delle altre lamentele di questo comitato: La sistemazione della viabilità  in concomitanza con il l’importante recupero urbano. Una dimenticanza che rischierebbe di penalizzare ulteriormente il quartiere, anziché risolvere un vecchio disagio risalente allo spostamento della stazione ferroviaria. Confidiamo che su prossime citazioni, il quotidiano maggiormente letto nella nostra città , al quale inviamo tutti i comunicati emessi, ne dia opportuna informazione.

Firmato: il direttivo.

“«GLI ABITANTI del ponente varazzino temono il degrado delle industrie dismesse, ora tane di giganteschi topi minacciano di colonizzare le vicine abitazioni». Lo scrive il consiglio di quartiere S. Nazario, che auspica un “tavolo della concordia”, al quale dovrebbero sedersi amministratori comunali e oppositori per una celere soluzione sul recupero del retroporto.”

Questo articolo è stato pubblicato il 04 Dic 2007 alle 19:11 ed è archiviato nelle categorie COMUNICATI E COMMENTI DEL DIRETTIVO, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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