Varazze – Il WWF chiede maggiore severità  nella repressione degli incendi boschivi

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Varazze, 01.04.2008.

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Il WWF chiede maggiore severità 
nella repressione degli incendi boschivi

Riceviamo dal responsabile regionale del WWF Italia, Dott. Marco Piombo, e pubblichiamo il comunicato con il quale viene evidenziato il pericolo incendi nella nostra zona, a causa di pessime abitudini, distrazione e poca prevenzione, ecc…

COMUNICATO STAMPA

Savona, lଠ01/04/2008

Incendi boschivi. Serve maggiore severità  nella repressione del fenomeno.

Tre incendi boschivi in due giorni, un record negativo da non ripetersi. In questi ultimi due giorni si sono verificati, in un territorio compreso tra Albissola Marina e Stella, ben tre incendi boschivi che, ad una prima impressione, sono con quasi certezza da imputarsi all’origine colposa. Cioè all’imprudenza di cittadini che hanno acceso, senza alcuna cautela, fuochi per bruciare residui vegetali . E’ un ben triste primato davanti al quale è difficile rimanere indifferenti.

Esistono le leggi: è vietato, salvo autorizzazioni da chiedere al Corpo Forestale dello Stato, accendere fuochi per bruciare residui vegetali a meno di 50 metri dai boschi E’ sempre vietato accendere fuochi per altri motivi (ad esempio per cuocere vivande), a meno di 100 metri dal bosco, salvo speciali deroghe.

Mai accendere fuochi di notte, quando c’è vento, con lo “stato di grave pericolosità “. Esistono sanzioni salate. Manca, evidentemente, il buon senso e la dovuta prudenza di alcuni. Operando nella vigilanza ambientale,si riscontra, da parte di molti, un’eccessiva sicurezza nel maneggiare il fuoco, secondo il ben noto e dannoso pensiero secondo cui gli errori gli commettono sempre gli altri.

Tre incendi in due giorni dimostrerebbero però che la fatalità , associata all’eccessiva fiducia in se stessi, e l’imprudenza, è sempre in agguato e, quando colpisce, provoca danni ingenti e conseguenze spiacevoli per tutti. Chi accende un fuoco al di fuori delle regole è sempre nelle condizioni potenziali di causare un incendio, che non solo distruggerà  del bosco, ma costituirà  un pericolo gravissimo anche per la pubblica incolumità  e per chi dovrà  intervenire per spegnerlo.

In Provincia di Savona, è bene ricordarlo, sono caduti, negli ultimi anni, ben due Canadair e sette sono stati i morti uccisi, direttamente o indirettamente, dal fuoco. Le conseguenze civili e penali per i responsabili sono inoltre sempre molto pesanti.

Tutti devono quindi agire con prudenza, responsabilità  ed umiltà . Tutti gli organi di vigilanza, dagli organi dello Stato a quelli locali e volontari, devono applicare la legge e le norme di prevenzione col massimo rigore. Col fuoco non si scherza.

Contatto:
WWF Savona
Il Presidente Sezione Regionale WWF Liguria.
Piombo Marco

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Da “La Stampa” – 01.04.2008 – In fiamme il bosco di Piantavigna Paura a Ellera

Un vasto incendio ha bruciato ieri pomeriggio circa due ettari di bosco ceduo (acacie e castagni) in località  Piantavigna a poca distanza da Ellera, nell’entroterra di Albisola Superiore. Il rogo è stato segnalato intorno alle 15. Probabilmente, vista l’assenza di vento, gli inquirenti del Corpo forestale dello Stato, tendono a ipotizzare che si sia trattato di una lingua di fiamme sfuggite a qualche contadino che stava facendo le pulizie del terreno, accatastando i rovi che si accumulano sul coltivo durante l’inverno.

Comunque sia, per domare il fuoco sono state impegnate le squadre dei pompieri del distaccamento di Varazze, i volontari delle squadre di Antincendio boschivo delle due Albisole e di Savona e gli agenti della forestale di Celle. In loro sostegno si sono alzati in volo, fino al tramonto, prima un elicottero della Regione e, successivamente, il potente Eriksson della Protezione civile e subito dopo da un Canadair. Il lavoro dei mezzi aerei è stato decisivo per limitare i danni, come detto, a poco più di due ettari di bosco, in pratica quanto la grandezza di due campi da calcio.

La zona finita in cenere è situata in un’area prevalentemente abbandonata, abbastanza lontano dalle abitazioni. Pur, considerando i precedenti, la popolazione di Ellera si è allertata subito, cercando anche autonomamente di aiutare in tutti i modi i passaggi dei mezzi di soccorso. Infatti, le prime fiammate erano partite dalla valle, dove ci sono alcune case sparse, e solo in seguito hanno seguito il loro bizzoso percorso verso monte, dove non avrebbero potuto fare danni a edifici o palificazioni di linee.

Proprio domenica, a qualche chilometro di distanza, si era verificato un altro incendio. Alla Madonna del Salto, poco dopo Stella San Giovanni, era andato distrutto verde per mezzo chilometro quadrato e quasi contemporaneamente, sempre nel pomeriggio, alcune sterpaglie erano state date alle fiamme pericolosamente in via Ines Negri, nel popoloso quartiere delle Collette di Albissola Marina.

In entrambi le situazioni, la Forestale, ritiene si possa essere trattato di cause provocate da persone che stavano ripulendo orti dopo la lunga pausa invernale e non di origine dolosa. «L’assenza di vento – hanno spiegato i volontari dell’Aib – non garantisce certamente la totale sicurezza che il fuoco possa sfuggire al controllo e quindi danneggiare ettari di bosco».

Questo articolo è stato pubblicato il 01 Apr 2008 alle 21:51 ed è archiviato nelle categorie Ambiente, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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