Varazze – Savona – Il casello ad Albamare inserito nel progetto Aurelia bis
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Varazze, 14.01.2009.
PonentevarazzinoNews
Il casello ad Albamare inserito
nel progetto Aurelia bis
Il casello autostradale in zona Albamare è stato inserito nel progetto Aurelia bis di Savona, come richiesto dall’omonimo Comitato presieduto dall’Ing. Paolo Forzano, che tanto si è adoperato per sensibilizzare e coinvolgere tutti i Sindaci dei Comuni interessati e i politici liguri, sulla necessità di questa opera viaria, in aggiunta alle altre già previste ed a quelle ancora in discussione.
Siamo soddisfatti di questo risultato e invitiamo tutti a continuare nell’impegno che dovrà concludersi solamente quando il problema “tappo viario albisolese” sarà definitivamente risolto, dopo decenni di forti disagi per tutti, ma in modo particolare per chi li vive e lavora. Ricordiamo che il tracciato dell’Aurelia bis deve essere completato e modificato, come abbiamo già evidenziato in precedenti post sullo stesso argomento, che potete trovare sulle nostre pagine on line o su quelle del Comitato Casello Albamare.
Grazie a quanti si sono adoperati e continueranno a farlo, per consentire una definitiva eliminazione dello specifico disagio, e una migliore vivibilità nelle due belle e conosciute località turistiche del savonese.
Precedente post sull’argomento:
Varazze – Savona – Italia Nostra e il casello in zona Albamare
Riportiamo articoli dei media locali per chi vuole approfondire la notizia:
Da “Il Secolo XIX“ del 13.01.2009 – Albamare nel progetto c’è il casello Aurelia bis
Da ieri l’Aurelia bis a Savona non è più soltanto un progetto in attesa di esser definito. L’importante intervento che dovrebbe rivoluzionare la viabilità rientra infatti tra le dieci grandi opere che a livello ministeriale sono state approvate e finanziate in Liguria. Ma la novità più importante è che il casello di Albamare entra ufficialmente a far parte del piano, con priorità rispetto ad altre ipotesi, segno della volontà del Comune di puntarci.
Una decisione che ovviamente è stata accolta a Savona con grande soddisfazione. «Non possiamo che essere contenti per le notizie che riguardano i finanziamenti previsti per la realizzazione dell’Aurelia bis a Savona – commenta l’assessore alla viabilità Livio Di Tullio – anche se in realtà non è stato fatto altro che confermare una scelta che era già stata fatta in passato. Diciamo che ora è arrivata la notizia ufficiale che il progetto è stato approvato e soprattutto finanziato».
La cifra prevista per la realizzazione dell’Aurelia bis a Savona è di 239 milioni di euro, che sono stati finanziati. Cosଠcome sono stati fissati i tempi di massima per l’apertura dei cantieri di lavoro. «I cantieri verranno aperti nella primavera del 2010, tra poco più di un anno – conferma ancora l’assessore Di Tullio – rispettando quelle che erano state le ultime previsioni». Ma i risultati della riunione di ieri hanno sciolto gli ultimi dubbi relativi alla concretizzazione del progetto, dubbi legati alla destinazione dello smarino e soprattutto ai vari contenziosi in corso con i privati nei confronti dei quali è stato effettuato l’esproprio dei terreni.
«La destinazione dello smarino, che in un primo momento sulla base di un accordo con l’Autorità portuale di Savona doveva esser destinato al nuovo terminal siderurgico legato alla realizzazione del laminatoio alla Ferrania, sarà deciso da Anas e Autorità portuale che si sono impegnate a trovare soluzioni diverse – spiega Livio Di Tullio – Mentre per quanto riguarda le pratiche di esproprio dei terreni mi sembra che non sia esclusa la possibilità che si possa giungere ad un accordo prima del pronunciamento del Consiglio di Stato ».
Gianluigi Cancelli – cancelli@ilsecoloxix.it
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Da “La Stampa“ del 13.01.2009 – REGIONETRAMONTA L’IDEA DEL TERMINAL SIDERURGICO A SAVONA
Burlando lancia l’Aurelia Bis Lavori al via entro fine anno – Raddoppio ferroviario: tutto completato entro il 2012
Il materiale di risulta dei lavori dell’Aurelia bis di Savona non potrà essere destinato al nuovo terminal siderurgico del Porto di Savona, come inizialmente concordato da Anas ed Autorità Portuale: il terminal infatti è fortemente in forse (quasi probabilmente non si farà ) perché viene meno la prospettiva del nuovo laminatoio alla Ferrania.
Questa criticità è emersa nel corso della prima riunione del vertice di ieri mattina in Regione, presenti i rappresentanti di Prefetture, Province, Comuni, Autorità portuali, Anas, Trenitalia, Sindacati e Confindustria. In proposito la mancata convocazione dei parlamentari liguri è stata aspramente criticata dal Pdl che dopo aver offerto la propria disponibilità a confrontarsi e collaborare perché le infrastrutture vengano realizzate («sono vitali per il turismo ligure» ha ricordato Gabriele Saldo), ha accusato Burlando di fare solo propaganda.
Di tutt’altra opinione il presidente della Regione, per il quale questa «cabina di regia» ha invece permesso di evidenziare problemi e criticità , «e il caso di Savona ne è un esempio» ha aggiunto.
L’Aurelia bis, il cui costo complessivo è di 239 milioni di euro, comunque è in dirittura d’arrivo: «La gara è in corso e l’inizio dei lavori, prevedibilmente, si avrà entro l’anno, malgrado esista tuttora un contenzioso sugli espropri.
Soddisfatto il sindaco di Savona Federico Berruti anche perché la proposta di creare un casello autostradale, ad Albamare, in grado di servire il centro di Savona, «in integrazione e non in alternativa all’Aurelia bis, cambia le carte in tavola e ci vede dunque favorevoli».
L’Aurelia bis di Savona è una delle dieci grandi opere, «già finanziate, progettate ed approvate», come ha sottolineato Burlando, di cui si occuperà la cabina di regia regionale. Un’altra riguarda il raddoppio della Ferrovia San Lorenzo-Andora che dopo due interruzioni, proprio ieri mattina ha visto la riapertura del cantiere. Costo dell’opera: 534 milioni di euro per una conclusione prevista a inizio 2012. Completano il quadro l’Aurelia bis di Spezia, la strada a mare di Cornigliano, la nuova piattaforma portuale di Vado (450 milioni euro che salgono a 615 con le opere connesse: anche qui gli appalti dovrebbero partire nell’anno in corso).
il direttivo.
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