Tangenti: Bufera in Liguria, stupore a Varazze
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Varazze, 17.11.2009.
PonentevarazzinoNews
Tangenti: Bufera in Liguria, stupore a Varazze
Il responsabile regionale della Liguria dell’Italia dei Diritti commenta l’inchiesta che ha colpito numerosi politici locali.
Tangenti, turbativa d’asta, corruzione, truffa aggravata, associazione a delinquere: sono le ipotesi di reato che scaturiscono dalle quaranta perquisizioni condotte dai finanzieri del nucleo di polizia Tributaria di Genova presso gli uffici della Regione, della Provincia e della Camera di Commercio di Imperia e dei Comuni di Recco, Albisola Superiore, Varazze e Sanremo, nonché in alcune abitazioni private, nell’ambito delle indagini condotte dal pm della procura del capoluogo ligure Paola Calleri.
L’inchiesta segue 3 filoni: il primo riguarda le gare per l’assegnazione di decine di milioni di euro stanziati dall’Unione Europea, il secondo l’affidamento e la gestione delle mense dell’Azienda per i Servizi alla Persona “Emanuele Brignole”, il terzo il pagamento di mazzette mediante la falsa sponsorizzazione di una piccola società calcistica.
Tra i tanti esponenti politici locali coinvolti, sono stati raggiunti da avvisi di garanzia anche l’assessore all’Agricoltura della Regione Liguria Giancarlo Cassani e i consiglieri della giunta Vito Vattuone del Partito Democratico e Nicola Abbundo del Pdl.
“Indipendentemente dal lavoro che la magistratura svolgerà, è fortemente necessaria, in questa fase delicata per il paese, una spinta verso un processo di legalizzazione e moralizzazione che deve essere portata con forza all’interno della politica” Questo il commento del responsabile per la Liguria dell’Italia dei Diritti Maurizio Ferraioli, che aggiunge: “Auspico che i cittadini elettori si informino sul proseguo delle indagini e riescano ad esprimere all’interno dell’urna un voto che sia fautore di una nuova classe dirigente, pulita, onesta ed estranea ai reati che hanno infangato il buon nome della nostra terra. Quella che esprimiamo non è volontà giustizialista in quanto non c’e’ il desiderio di mettere alla gogna nessuno, però – conclude l’esponente del movimento guidato da Antonello De Pierro – deve restare chiaro che chi sbaglia ed abusa dei propri poteri ai danni della collettività dovrà pagare in prima persona”.
Fonte: Ufficio Stampa Italia dei Diritti
Per approfondire:
Da “Primocanale” del 17.11.2009 – Truffa fondi europei, stupore ad Albisola e Varazze.
Stupore a Varazze e Albisola Superiore per le perquisizioni compiute nell’ambito dell’inchiesta sui fondi europei. “Sono stato in municipio fino alle 14 e nessuno ci ha segnalato l’accaduto di cui saremmo stati certamente subito informati”. spiega il vicesindaco di Albisola Superiore, Davide Maranzano. A Varazze, il vicesindaco Andrea Valle afferma: “Questa mattina, una persona della Procura ha verificato un fascicolo che riguardava una pratica edilizia, nulla a che vedere con i Fondi europei dei quali Varazze deve ricevere un milione e 600 mila euro”.
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Da “Primocanale” del 17.11.2009 – Oggi ci sarà un dibattito durante il consiglio regionale, il consigliere del Pdl Gianni Plinio ha già annunciato che chiederà al presidente Claudio Burlando di fare una comunicazione ufficiale sui fatti.
Tangenti, corruzione e turbativa, ecco tutti i filoni dell’inchiesta.
Ci sono vari politici e amministratori, tra cui due consiglieri e un assessore della Regione, oltre a imprenditori liguri, tra gli indagati per corruzione e turbativa d’asta nell’ambito di un’indagine avviata dal sostituto procuratore Paola Calleri della Procura di Genova sulla gestione di due tranche di finanziamenti dell’Unione Europea destinati alla Liguria, uno relativo al Fondo di sviluppo regionale e l’altro al Fondo europeo sociale, per una somma complessiva di 30 milioni di euro, 15 milioni ciascuno. Ieri mattina i finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Genova hanno effettuato una quarantina di perquisizioni in sedi istituzionali e in abitazioni private. Sono state visitate la sede della Regione Liguria, in particolare gli uffici di alcuni consiglieri regionali in via Fieschi e quelli che gestiscono i fondi europei in piazza De Ferrari. Perquisizioni anche a Recco, Imperia (pare in Comune, Provincia e in Camera di Commercio), a Albisola Superiore e Varazze.
INDAGATI TRE POLITICI IN REGIONE E UN ASSESSORE DEL COMUNE DI RECCO
Tra gli indagati ci sono l’assessore regionale Giancarlo Cassini, due consiglieri regionali, sia di maggioranza che di opposizione, Vito Vattuone e Nicola Abbundo e anche Stefano Bersanetti, assessore comunale a Recco, esperto di ambiente e territorio, uno dei dieci “esperti” che il candidato del Pdl alle prossime regionali, Sandro Biasotti ha nominato per stilare il programma politico. Le indagini, iniziate nei primi mesi del 2009, riguardano tre filoni: oltre a quello relativo ai finanziamenti europei, un secondo filone interessa la presunta corresponsione di tangenti a pubblici ufficiali, false fatturazioni su operazioni inesistenti, la sponsorizzazione di una piccola squadra di calcio e consulente fittizie. Tre le squadre finite nell’occhi del ciclone: il San Desiderio, di cui è presidente Abbundo, che milita in Prima Categoria, il Molassana, che gioca in Promozione e la Sestrese, che partecipa al campionato di serie D. Il terzo filone è relativo all’Azienda per i servizi alla persona “Brignole” del Comune di Genova: si parla in questo caso di turbativa d’asta per l’affidamento e la gestione del servizio mense e per la gestione di due strutture della stessa azienda. L’appalto, del valore di 8,7 milioni di euro, non è stato ancora aggiudicato. Le ipotesi di reato per le tre tranche di inchiesta sono turbativa d’asta, corruzione, truffa aggravata e associazione a delinquere. Nei dialoghi intercettati dagli agenti delle Fiamme gialle ricorrono i nomi del presidente della Regione Claudio Burlando e anche quello del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola spesso nominati da qualcuno degli indagati.
PERQUISITI GLI UFFICI IN REGIONE DI ABBUNDO E VATTUONE
Secondo quanto accertato da Primocanale, i finanzieri, intorno alle 8 di ieri mattina hanno perquisito gli uffici in Regione di Vito Vattuone, del Pd, e di Nicola Abbundo, dei “Moderati per il Pdl.” Entrambi confermano la visita delle fiamme gialle. “I finanzieri sono arrivati molto presto – spiega il capogruppo del Pd Michele Boffa – hanno controllato l’ufficio di Vattuone e portato via alcune carte relative a delibere di giunta e appunti personali”. Abbundo da parte sua aggiunge: “Non mi è stato spiegato il motivo della perquisizione. Di fatto non so neppure perchè siano venuti i finanzieri; un consigliere regionale di minoranza – aggiunge – non partecipa di certo all’assegnazione dei fondi europei”. Abbundo nega che possa essere coinvolto nell’inchiesta in quanto presidente del San Desiderio, squadra di calcio che milita in prima categoria.
In serata spiega alcuni dettagli all’agenzia Ansa: “Prima di perquisire gli uffici in Regione, i finanzieri si sono presentati a casa mia alle 6.30. Mi hanno chiesto di dare loro tutta la documentazione in mio possesso riguardante i bandi e le gare regionali con fondi europei sia per la formazione che per lo sviluppo economico. Poi hanno portato via un palmare, subito dopo sono andati negli uffici del consiglio regionale, ed hanno acquisito tre o quattro agende e due hard disk. Ma ancora non riesco a capire di cosa mi si accusi, anche perché mi hanno detto che l’inchiesta riguarda fatti avvenuti negli ultimi due anni e da quando non sono più assessore sono entrato negli uffici della Regione solo un paio di volte per fare gli auguri di Natale. Spero che si arrivi ad un chiarimento prima possibile perché siamo in campagna elettorale e questa vicenda mi danneggia. Anche per questo ho detto al mio avvocato di essere disponibile ad incontrare il magistrato al più presto”.
COINVOLTO ANCHE L’ASSESSORE CASSINI
Spunta anche il nome di uno degli esponenti della giunta regionale tra i politici i cui uffici sono stati perquisiti stamattina dalla Guardia di Finanza su ordine della procura di Genova. Si tratta dell’assessore regionale a agricoltura, pesca e Protezione civile Giancarlo Cassini. Dalla Regione fanno sapere che a Cassini le fiamme gialle hanno chiesto alcuni documenti che hanno poi sequestrato. Lo stesso Cassini spiega, in una nota, di non aver compreso quali siano le sue competenze effettivamente coinvolte nell’indagine. “Sono comunque del tutto sereno e tranquillo – scrive – Mi auguro che l’inchiesta conduca al più presto a un chiarimento positivo.” (Davide Lentini)
IMPERIA, INDAGATI ASSESSORI E DIRIGENTI
Erano le cinque di mattina quando la Guardia di Finanza si è presentata anche nell’estremo ponente ligure. Tra gli indagati il segretario generale della Camera di Commercio Giorgio Marziano, nel cui ufficio sono state sequestrate alcune agende. Ignoti, al momento, i dettagli della contestazione. Ad Imperia è stata poi perquisita sia l’abitazione sia l’ufficio dell’assessore leghista Alessandro Falciola, che risulta anche lui indagato, sequestrando due pratiche. Una delle quali relativa all’assegnazione di un contributo di 23 mila euro per il progetto Innova Lavoro. “Confermo la mia massima fiducia per l’assessore Falciola per cui metterei le mani sul fuoco – ha commentato il sindaco di Imperia Paolo Strescino – l’avviso di garanzia lo intendo come un atto di legge per la perquisizione effettuata”.
Tra gli indagati figura anche l’assesore sanremese Gianni Berrino. “Non so cosa dire perché non mi è stata contestata una pratica precisa ma solo Assegnazione di fondi europei”. Nel suo ufficio non è stato sequestrato nulla, a differenza di quello del dirigente dei beni ambientali Claudio Littardi dove è stata acquisita documentazione relativa ai giardini. Pratiche inerenti fondi europei riguardano a Sanremo il progetto Città Giardino, che però è stato già bocciato, ed uno di riqualificazione di Villa Ormond avviato in primavera dall’allora commissario prefettizio. Visita anche nel palazzo della Provincia dove le fiamme gialle hanno acquisito, nell’ufficio del dirigente Tomaso Lamendola, una pratica relativa a ville e giardini. (Federico Marchi)
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Da “Il Secolo XIX” del 17 novembre 2009 – Bufera tangenti sulla Liguria – Il “day-after” in Regione.
In fondo all’articolo il link per leggere l’intervento del governatore della Liguria, Claudio Burlando, sui fondi contestati: «Non abbiamo ancora erogato un centesimo»
… Omissis … Il ministro Scajola: «S’indaghi presto e bene»
«Che la magistratura faccia con celerità la propria inchiesta, che punisca in maniera esemplare i colpevoli e non facendo di tutta l’erba un fascio»: è questo l’auspicio espresso stamani dal ministro per lo Sviluppo Economico, l’imperiese Claudio Scajola, in merito all’inchiesta della Procura di Genova sull’utilizzo dei fondi europei.
«La mia preoccupazione, leggendo i titoli di oggi – ha detto Scajola a margine dell’inaugurazione della nuova stazione ferroviaria di Savona – è che si voglia fare un po’ troppo fumo. È necessario dare risposte precise all’opinione pubblica, tanto più quando si tratta dell’utilizzo di risorse che vengono date alle regioni per sviluppare i territori, e quindi di fondi pubblici, e cioè di soldi di ciascuno di noi».
«L’inchiesta deve, e mi auguro che lo sia – ha concluso Scajola – essere svolta con serietà, velocità, individuando i colpevoli e punendoli esemplarmente. Io starò sempre dalla parte di chi fa rispettare la vera giustizia».
«Brignole, appalto su misura»
La Finanza visita gli assessori Berrino e Littardi
Tangenti, fondi neri e appalti – la notizia e i primi commenti
Il direttivo.
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