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Varazze, 26 aprile 2012.                           Home page

Si prospettano maggiori tagli nei trasferimenti erariali al Comune di Varazze

L’Assessore alle Finanze Arch. Gianantonio Cerruti ritiene che essendo Varazze entrata nei 143 comuni virtuosi d’Italia 2012, rischia anche di essere tra i 209 comuni più penalizzati dalla manovra finanziaria del Governo Monti. Riportiamo di seguito il comunicato stampa fattoci pervenire.

“Ritengo doveroso informare tutti i cittadini che a breve sarà emanato un decreto interministeriale in cui il nostro rientrerà nei 143 comuni italiani finanziariamente “virtuosi” per l’anno 2012 (su 2401 comuni soggetti alle regole del Patto di Stabilità Interno!). Tale buona notizia ci riempie di grande orgoglio e dimostra l’eccellente gestione finanziaria della nostra amministrazione che, per il 2012, vedrà azzerato il saldo obiettivo del Patto di Stabilità, aumentando significativamente il potere di spesa del comune.

Se da un lato è quasi certo il raggiungimento di un obiettivo di grande prestigio e importanza, per il quale mi sento in obbligo di ringraziare pubblicamente tutto il personale del Settore Finanziario, diretto dalla Dott.ssa Molinari, dall’altro ritengo altrettanto doveroso comunicare ai cittadini che la nostra soddisfazione è soltanto parziale.

Infatti è quasi certo che il nostro comune, seppur tra i 143 virtuosi d’Italia, rientrerà anche tra i 209 comuni italiani (44 in Liguria), “a forte vocazione turistica” ai quali il governo Monti probabilmente imporrà “un ulteriore sforzo” e che subiranno maggiori tagli nei trasferimenti erariali rispetto agli altri comuni italiani.

Ad oggi non conosciamo le motivazioni di tale inspiegabile discriminazione e tantomeno i dati definitivi dei tagli (non ancora comunicati ufficialmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze) che, se confermati, non esiterei a definire drammatici e penalizzanti per i 209 comuni italiani “selezionati”. Il nostro comune potrebbe addirittura vedersi tagliato oltre il 20% del bilancio di parte corrente, con conseguenze insostenibili per tutti i cittadini, che potrebbero subire un iniquo aumento della pressione tributaria rispetto ad altre città a vocazione non turistica.

Constatato l’attuale immobilismo dell’associazione dei comuni italiani (ANCI) il Comune di Varazze si è reso capofila di una serie di iniziative in accordo con gli altri 43 comuni liguri discriminati, al fine di correggere un grave errore di valutazione da parte del governo che assume il tono di una vera ingiustizia sociale da cui sorgono spontanee le seguenti domande:
perché il MEF (Ministero dell’ Economia e Finanze) stima per i 209 comuni “selezionati” un gettito IMU ad aliquota base superiore in media del 30% rispetto ai dati reali in possesso dei comuni? dov’è l’equità tanto sbandierata dalla manovra “Monti” se i cittadini dei 209 comuni, fronte tali previsioni di gettito errate, dovranno pagare molto piu’ di altri? Perché i comuni in Italia “a forte vocazione turistica” sono soltanto 209 e distribuiti pressoché totalmente nel Nord Italia?

Per ricevere risposta alle precedenti domande e prima di partire con iniziative di formale protesta, una delegazione di sindaci dei 44 comuni liguri penalizzati si è data appuntamento al Consiglio Direttivo dell’Anci Liguria tenutosi in data 04.04.12 a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova. Il presidente dell’Assemblea, il Sindaco Vincenzi, ha prontamente dato voce ai sindaci presenti e, condivise le motivazioni dell’ “irruzione”, si è reso disponibile a collaborare alle iniziative di protesta garantendo il supporto di Anci Liguria.

Durante l’assemblea è stata inoltre presentata una lettera preparata dai nostri uffici, sottoscritta dai sindaci e già inviata a tutte le autorità competenti affinché possano accorgersi dei gravi errori di valutazione commessi e rivedano al più presto i dati dei 209 comuni ingiustamente discriminati. Attualmente siamo in attesa di risposta e terremo informate le componenti consiliari e tutti i cittadini circa l’evoluzione della preoccupante situazione e delle eventuali ulteriori azioni di protesta che saremo costretti ad intraprendere.”