Varazze. Oggi la RSU e i Sindacati dei Baglietto incontrano il Rag. Galantini

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Varazze, Agg. il 28.02.2013.                                 Home page

Oggi la RSU e i Sindacati dei Baglietto incontrano il Rag. Galantini

Oggi, giovedì 28.02.2013, la RSU e i Sindacati dell’ex cantiere navale Baglietto di Varazze incontrano il Rag. Galantini, Amministratore e responsabile della Procedura aperta presso il Tribunale di La Spezia,  “per fare il punto della situazione e capire le sue reali intenzioni”, prima dell’incontro in Regione Liguria programmato per lunedì 4 marzo alle ore 15.00 con l’Assessore Renzo Guccinelli.

Tutto quello che potevamo dire su come è stata gestita questa “pratica”, da quanti a vario titolo coinvolti, l’abbiamo ormai detto e ridetto; ora, non ci resta che auspicare un cambio di rotta e che ognuno faccia quanto è nelle sue possibilità per cercare di trovare una soluzione per quel poco che ancora è rimasto di salvabile, non solo per garantire un futuro alle maestranze ancora in forza al cantiere, ma anche per l’indotto e per la locale economia.

Riportiamo il comunicato emesso dalla RSU Baglietto Varazze dopo l’assemblea sindacale di ieri 26 febbraio.

Vogliamo lavorare!

Si è tenuta l’assemblea sindacale dei lavoratori dei Cantieri Navali Baglietto di Varazze. Preso atto del rinvio dell’incontro in regione a lunedì 4/03/2013 alle ore 15, i lavoratori sempre più preoccupati per l’allungamento dei tempi, hanno deciso di procedere ad una serie di iniziative ad iniziare dalla richiesta al Comune di bloccare l’assegnazione del piazzale alla Azimut|Benetti.

E’ stata protocollata al comune di Varazze la richiesta di riesame della proceduta di comparazione che porta all’assegnazione del piazzale del cantiere alla Azimut|Benetti che danneggia pesantemente i lavoratori per due ragioni:

– separa il Lavoratori dalla loro azienda, infatti il cantiere sta passando ad una nuova impresa mentre i lavoratori si trovano in una scatola che si va progressivamente svuotando e perdono tutte le garanzie legali che assicurano, in caso di cessione di ramo d’azienda, il passaggio senza soluzione di continuità alla nuova realtà e garantiscono l’accesso agli ammortizzatori sociali;

 – senza il piazzale non c’è nessuna possibilità di rispondere alle continue richieste di refitting che pervengono al cantiere; il refitting permetterebbe di far lavorare decine di persone, sia dipendenti del cantiere che dell’indotto, e rappresenterebbe una boccata d’ossigeno vitale per il tessuto produttivo di Varazze e della provincia di Savona.

Inoltre è stato richiesto e ottenuto, per domani, giovedì 28/02/2013, un incontro con il rag. Galantini per fare il punto della situazione e capire le reali intenzioni della proceduta. Infatti l’apertura del cantiere passa, oltre che dalle opportunità di lavoro già presenti, dalla volontà della procedura di accettare e promuovere questo lavoro. Il rischio maggiore per i lavoratori è che tra Azimut-Banetti e la Baglietto Snc inizi una disastrosa e lunga battaglia legale che lascerebbe solo macerie, abbandonando i lavoratori al loro destino, distruggendo un patrimonio di competenze  e reputazione che anche adesso attira lavoro e attività.

Se il cantiere fosse gestito con impegno dalla procedura, potrebbero lavorare sia il personale diretto che quello dell’indotto, perché le richieste di lavori di refit & repair per il cantiere non mancano.

I tempi stringono, la scadenza della cassa integrazione si avvicina e, visto il contesto politico in cui ci troviamo, il timore che dopo il 30/06/2013 non ci sia più disponibilità di ammortizzatori sociali è molto concreto. In regione purtroppo sono molti gli esempi di cantieri che, una volta separati dai lavoratori, si sono trasformati in complessi residenziali privando la Liguria di imprese e quindi di lavoro. Bisogna impegnarsi concretamente per evitare che questo accada e che Varazze perda l’ultima grande realtà produttiva. Varazze, 27/02/2013 (I lavoratori dei cantieri navali Baglietto di Varazze e FIOM-CGIL Savona)

Copia lettera di richiesta di riesame assegnazione ex piazzale cantieri Baglietto a Gruppo Azimut, inviata da RSU e Sindacati al Comune di Varazze.

Varazze, 26/02/2013

Al 1° Settore – Demanio Marittimo, Dott. Marco Caviglia; Al Sindaco di Varazze, Dott. Giovanni Delfino; All’Assessore all’Urbanistica di Varazze, Gerolamo Carletto.

Oggetto: Determinazione dirigenziale n.6 del 6/2/2013

Scriviamo la presente in qualità di rappresentanza sindacale unitaria dei lavoratori del Cantiere Baglietto di Varazze e Organizzazione sindacale Fiom CGIL Savona, firmatarie dell’ipotesi di accordo con Azimut|Benetti del 25/11/2011 avente per oggetto le condizioni di passaggio diretto dei lavoratori senza soluzione del rapporto di lavoro e Piano industriale per il cantiere nel caso di trasferimento di azienda da Baglietto snc a Azimut|Benetti spa.

Abbiamo saputo che, con atto di Determinazione dirigenziale n. 6 del 6 febbraio 2013, codesto Ufficio Demanio Marittimo ha individuato quale soggetto e istanza che offrono le maggiori garanzie di proficua utilizzazione del complesso demaniale consistente nel piazzale a mare del cantiere Baglietto, l’Azimut|Benetti spa.

Riteniamo che l’assegnazione del piazzale ad Azimut, crei un grave danno alle maestranze, in quanto si separano i lavoratori Baglietto dall’azienda, privando gli stessi della tutela di legge prevista nei casi di trasferimento di azienda, consistente nel passaggio diretto senza soluzione di continuità del rapporto di lavoro, privandoli altresì degli strumenti di ammortizzatori sociali (cassa integrazione straordinaria CIGS) individuati dall’ipotesi di accordo del 25/11/2011, in quanto necessari per gestire la ristrutturazione del cantiere e non disponibili nel caso di assunzione ex novo. Sottolineiamo che l’ipotesi di accordo 25/11/2011 fu siglata in quanto era, in allora, manifesta l’intenzione di Azimut di acquistare il cantiere aderendo alla richiesta economica iniziale della Baglietto (7 mln di €) e quindi la condizione data era quella di un trasferimento di azienda per compravendita per tanto si condivise di concordare con l’ipotesi di cui sopra: 1. le condizioni di passaggio dei lavoratori, 2. il piano industriale del cantiere, 3. la gestione della ristrutturazione con l’impiego degli ammortizzatori sociali necessari e previsti dalla legge.

Nell’ottica della tutela dell’interesse pubblico, aggiungiamo che il Cantiere rappresenta per Varazze l’ultima attività industriale significativa capace da subito di dare lavoro ai dipendenti diretti e ad un numeroso indotto altamente qualificato, con effetti positivi anche sulle attività ricettive. Questo in virtù della collocazione della struttura, del suo avviamento, delle competenze delle maestranze. Siamo convinti che per non disperdere questo “capitale” e vedere realizzato qualsiasi Piano industriale è assolutamente necessario che i lavoratori e il sito produttivo rimangano nella stessa impresa e che il Cantiere rimanga in attività, anche in considerazione delle elevate richieste di refitting che continuano a pervenire. Non possiamo non ricordare le tante strutture produttive, spesso collocate sul fronte mare, che nella nostra regione sono state chiuse ed hanno cambiato di destinazione, una volta che i lavoratori ne sono stati allontanati.

Aggiungiamo che avevamo già anticipato la nostra contrarietà e la richiesta di audizione in merito al procedimento di comparazione con lettera protocollata il 28/12/2012. Ci saremmo pertanto aspettati di essere sentiti anche in considerazione del fatto che nell’atto di determina è ampiamente citato l’ipotesi di accordo sindacale del 25/11/2011, ma ciò non è avvenuto.

Per tutto ciò chiediamo un riesame dell’atto in oggetto, restando a disposizione per ogni ulteriore chiarimento. Con osservanza. Varazze, 26/2/2013. (RSU Cantieri Baglietto Varazze, FIOM-CGIL Savona)

Questo articolo è stato pubblicato il 27 Feb 2013 alle 16:35 ed è archiviato nelle categorie Attualità, Cantieri Baglietto, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

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