Varazze. Festeggiamenti in onore di San Donato e consegna Castrum d’Argento

PonentevazzinoNews

Varazze, 14.08.2014.                           Home page

Festeggiamenti in onore di San Donato e consegna Castrum d’Argento

Il 26 luglio, con l’esibizione del complesso vocale “Concento Armonico” di Valleggia, sono iniziati gli eventi collaterali ai festeggiamenti e alle celebrazioni liturgiche organizzate dall’Ass. Culturale San Donato in onore del santo patrono. Quest’anno, per tutto il periodo di festa i fedeli saliti al Colle hanno potuto ammirare la mostra fotografica Varagine.it dal titolo: “Emmu sempre lauou”, storia della comunità varazzina attraverso il lavoro.

Domenica 3 agosto, dopo la Santa Messa delle ore 18 officiata da Mons. Vittorio Lupi, presente il Sindaco Avv. Alessandro Bozzano, l’Ass. Mariangela Calcagno, e i Consiglieri Giovanna Olivieri ed Emilio Patrone con i rappresentanti dell’associazionismo varazzino, è stato consegnato il “Castrum d’Argento” 2014 a Mario Traversi, vincitore di numerosi concorsi di poesia dialettale. La scelta dell’Associazione è stata dettata, oltre che dall’indubbio valore del prescelto, anche dal riconoscimento che l’intera comunità varazzina deve certamente tributare a Traversi per la sua straordinaria opera volta a preservare e tramandare il nostro dialetto. Evento ripreso da Codino e Spotorno di Televarazze.

A margine della premiazione il Pres. Ernesto Renato Arri e il suo vice Carlo Ruggeri, nel ringraziare gli intervenuti hanno rivolto il pensiero e l’augurio di pronta guarigione agli infortunati della sagra AVIS.

I festeggiamenti e la mostra si sono conclusi giovedì 7 agosto con la processione serale attorno al colle, presenti le confraternite varazzine, la banda musicale “Città di Cogoleto” e numerosi fedeli. Offerti momenti conviviali a tutti gli invitati.

Fotogallery mostra e consegna Castrum d’Argento >>

Brochure: San Donato Festa Patronale 2014 >>

Lectio Magitralis di Mario Traversi. Sono particolarmente lieto e commosso per questo riconoscimento che l’Associazione Culturale “San Donato” ha voluto assegnarmi con motivazioni che superano di gran lunga i miei modesti meriti e che mi spingono, comunque, a proseguire nella gratificante fatica di ricercatore e scrittore di storie della nostra città ed etnia ligure, sia in prosa che nella nostra “lingua madre” che è il dialetto. Fin dalle prime scuole elementari la rima in italiano mi arrivava facile, su allegre poesiole dedicate ai compagni, poi, nel periodo militare, forse per quelle vena malinconica che ci colpisce lontani da casa, ho proseguito ad affinare concetti e meditazioni in forma di brevi racconti e di poesie, spesso di carattere pacifista e ambientale. Al genovese, o più correttamente al ligure, sono approdato più tardi, sull’esempio di Ernesto Pisani e di Carletto Ghigliotti, indimenticabili amici dai quali ho preso l’imput per addentrarmi in questo affascinante mondo che non ho più abbandonato, alternandolo al primo amore  della lingua di Dante.

Lo scrivere è per me, ma penso per molti altri, una necessità costante, fatta di ricerca e di riflessioni, di viaggi di fantasia in mondi paralleli e di sogno, ma anche di realtà che ci riporta alle vicende del mondo in cui viviamo, essendo da sempre, sull’esempio di mio fratello Alfonso, un accanito lettore di storia, della quale mi nutro da quando ho imparato a leggere.

Come sapete, ho altri interessi di vario genere, associazioni varie, tra cui U Campanin Russu, ma non sono qui per fare un panegirico delle mie presunte virtù, bensì per testimoniare la necessità di non disperdere il nostro patrimonio di storia e di cultura che dai secoli passati ci ha  accompagnato fin qui, in questa realtà spesso difficile e dispersiva di antichi valori che erano alla base delle passate generazioni. La mia è maturata fra le marce dei balilla gli allarmi per i bombardamenti, la pesante occupazione, il coprifuoco, la lotta di liberazione, il dopoguerra con gli americani della divisione ”Buffalo” che ci fecero scoprire le prime cincin gomme e le Chesterfield, la ricostruzione e gli indimenticabili anni ’50 e ’60, il boom economico, quando guardavamo futuro con ottimismo e serenità. Una generazione che ha  passato il testimone ad altre generazioni, il cui compito di continuare è reso difficile dalla situazione di crisi in cui ci troviamo.

Ebbene, cari amici di San  Donato e Autorità che onorano con la loro presenza questa manifestazione, è forse dalla poesia e dalla narrativa per cui sono oggi premiato, possiamo trarre motivi di rilancio spirituale, oltre  che intellettuale, auto analizzandoci su quanto operato fin qui da tutti noi, motivo di seria valutazione per ridare slancio a noi stessi e ai giovani ai quali spetta di continuare il nostro cammino.

Ho sempre inteso lo scrivere non solo come “divertissement”, ma anche come seria analisi su ciò che siamo e su ciò che ci circonda, per cui la penna a volte diventa un bisturi, che modestamente ho cercato qua e là di usare per stigmatizzare, magari con ironia, il nostro diuturno cammino in questo mondo meraviglioso e senza pace.

Grazie di cuore al Presidente e al Consiglio Direttivo dell’Associazione Culturale “San Donato” per questo alto riconoscimento del Castrum d’Argento, che divido idealmente con chi ha vissuto la mia “generazione irripetibile” che ci ha maturato e fatto conoscere il bene e il male, lasciando a noi il non facile compito di scegliere la giusta direzione. E concludo rivolgendo il pensiero e ringraziando mia moglie che mi ha sempre spronato e supportato nei difficili momenti di sconforto. (Mario traversi)

Questo articolo è stato pubblicato il 14 Ago 2014 alle 20:24 ed è archiviato nelle categorie Attualità, E: GALLERY, EVENTI E MOSTRE, NEWS DA VARAZZE. Puoi seguire i commenti a questo articolo tramite il feed RSS 2.0. Puoi andare in fondo e lasciare un commento. Attualmente il pinging non è permesso.

Scrivi una risposta

Devi essere loggato per inserire un commento.