Presentato a Varazze il libro di Angela Ruffino “Un angelo infranto”
Sabato 23 marzo 2024 a Varazze, nella Biblioteca Civica “E. Montale“, un’aria di struggente Amarcord ha accompagnato la presentazione del libro “Un angelo infranto“, ultima nobile fatica letteraria di Angela Ruffino, scrittrice con un bagaglio di esperienze di vita vissuta, soprattutto nella ricerca e scoperta di una spiritualità che ne segna il cammino, ormai da anni, di cui ci fa dono con pubblicazioni che ne esaltano la forte personalità.
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Dopo la presentazione dell’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, ideatrice del progetto di promozione socio-culturale “Parliamone in Biblioteca“, che ha illustrato l’impegno sociale e umano (i proventi del libro vanno in beneficenza alla Fondazione Federico Comparato di Carcare), ricordando le precedenti pubblicazioni, iniziate con il Cammino verso Santiago di Compostela, la Ruffino è entrata nel panorama di un racconto che abbraccia la propria vita e quella dell’intera Val Bormida, illustrando la storia della Ferrania, fabbrica madre dell’occupazione di generazioni di valbormidesi, che di padre in figlio ne traevano il pane (e diciamo pure il companatico), linfa vitale per una comunità che lavorava in una sintonia di vera e propria familiarità.
Dialogando con Giovanna Oliveri e Fausta Odella, lettrice di alcuni brani del libro, l’autrice ha composto un mosaico di emozionanti flash di vita vissuta alla Ferrania, nella quale fu assunta diciottenne, supportata da proiezioni che ne ricordano l’efficienza tecnica e la conduzione oculata della dirigenza, fino all’avvento del digitale e il fatale, drammatico tramonto.
Proiezioni accompagnate da una musica felliniana, con immagini di artisti e di avvenimenti, che fecero di questa industria una quasi Cinecittà, che il tempo non ha cancellato dalla memoria di chi ne ha goduto la bravura tecnica dei suoi prodotti, dal cinema alla medicina (pensiamo alle lastre radiologiche e altri prodotti…).
Qualcuno ha voluto ricordare il film Roma Città Aperta di Roberto Rossellini, con Anna Magnani e Aldo Fabrizi, capolavoro del neorealismo italiano prodotto con una pellicola Ferrania, recuperata per caso e fortuna a Roma, nel bailamme della liberazione della capitale, diventato un’icona del nostro cinema.
Quanta malinconia, in queste immagini di storia patria, sono passate dalle labbra di Angela Ruffino e dalle foto proiettate per gli occhi lucidi degli spettatori! E quanti ricordi hanno evocato in coloro che hanno vissuto quel periodo di intensa laboriosa attività industriale e umana.
“Un angelo infranto” non è soltanto il racconto di una storia vera, personale e di territorio, ma rappresenta anche un libro aperto su chi eravamo e su chi siamo oggi; la grandezza del lavoro di una valle e della sua gente, l’abbandono forzato sotto i colpi di una concorrenza multinazionale spietata e la cecità di governi che non ne avevano difeso con intelligente caparbietà la sua meravigliosa storia.
Complimenti ad Angela Ruffino per questa bella testimonianza di vita e di lavoro della Ferrania e della Val Bormida, e un “Bravò” a Giovanna Oliveri e a Franca Odella per le loro intelligenti incursioni nel tessuto di questo interessante libro.
L’Assessore alla Cultura Mariangela Calcagno, con questo bel libro, ha concluso il programma letterario dedicato alle donne scrittrici e gli appuntamenti del mese di marzo di “Parliamone in Biblioteca“. Un vero, meritato successo.
“Chapeau” a quanti hanno collaborato all’attuazione dell’interessante rassegna e continueranno a farlo, mese dopo mese, per garantire la costante promozione della lettura, quella che per poterla fare non necessita di supporti elettronici, basta solo un dito per voltare pagina.
Come ogni mese, con la rassegna “Parliamone in Biblioteca“, arriveranno nuove, diverse ed interessanti presentazioni di libri. Varazze guarda avanti con provate e nuove penne. Evviva.
Televarazze, con il presidente Piero Spotorno e il cameraman Giuseppe Bruzzone, ha ripreso l’evento, che verrà trasmessa dall’emittente regionale “AMA Liguria”, sul canale 99 del digitale terrestre.
(Testo di Mario Traversi e immagini da PF Città di Varazze)
